La prima edizione della Mille km della Cultura inizia con un’anteprima in terra di Calabria, in località Arghillà di Reggio Calabria, nel Parco Ludico Tecnologico Ambientale Ecolandia con uno straordinario affaccio sullo Stretto di Messina, lo sguardo compiaciuto su Scilla e Cariddi. Poco oltre la vista incontra l’Etna e, voltandosi, alle nostre spalle l’Aspromonte rapisce i pensieri. Il toponimo Aspromonte appare nel XII secolo a Messina, durante la recita del poema epico di epoca carolingia la “Chanson d’Aspromont“, per i crociati di Riccardo Cuor di Leone e Filippo Augusto. Una terra alpestre immersa nel Mediterraneo ove il termine “biodiversità” assume una forte valenza da rappresentare una identità fisica. L’esordio della Mille chilometri della Cultura non poteva trovare approdo migliore. Un luogo dalle mille anime in continua trasformazione, che accoglie il visitatore all’ingresso del Parco con la frase “vietato calpestare i sogni”, per accompagnarlo in un percorso immaginario tra i 4 elementi (Aria, Acqua, Terra e Fuoco), nel viaggio di Ulisse, realizzato sulla base di valori architettonici, ecologici e ludici, misurati sui grandi denominatori del paesaggio urbano e di quello naturale. L’inaugurazione della manifestazione, svoltasi alla presenza delle istituzioni locali e del Prof. Salvatore Maria Mattia Giraldo, delegato Enac per la regione Calabria, nonché Rettore della Federiciana Università Popolare nota come un’eccellenza Italiana nel campo della diffusione del sapere, si è svolta nelle sale dell’antica fortificazione di controllo, la batteria Gullì (nota anche come forte di Arghillà), situata a quota 136 m s.l.m., costruita alla fine del XIX secolo, quando si decise di fortificare Sicilia e Calabria per proteggere lo Stretto di Messina da parte di un eventuale attacco nemico. A guidare il pubblico, ammagliato dalle creazioni degli artisti, la storica dell’arte Silvia Filippi in qualità di rappresentante della Galleria Purificato.Zero. Per noi utopici fermamente convinti nella funzione salvifica della cultura, come pilastro su cui edificare il futuro, Ecolandia è un esempio da promuovere per opporsi allo sfaldamento della memoria comune, senza arrendersi nella convinzione che la bellezza salverà il mondo. Un grazie sentito a tutto lo staff di Ecolandia, per l’ospitalità, la professionalità e la gentilezza.