In una calda giornata estiva, solcando l’azzurro mare dello Stretto di Messina, la carovana artistica della Mille km della Cultura salpata da Villa San Giovanni ha raggiunto la costa siciliana. Le fonti testimoniano che l’area costiera sulla quale si erige la città di Messina fosse abitata già in epoca antichissima da comunità dedite all’agricoltura, pesca e caccia, presumibilmente entrate in contatto con popolazioni anatoliche ed egee giunte durante l’età del rame. Intorno al 756 a.C., coloni calcidesi sbarcati sulla cuspide nord-orientale della Sicilia fondarono una colonia chiamata Zancle, così denominata per l’aspetto del sito a forma di falce “Zanklon”; in seguito, Mamertini e Romani le diedero il nome di Messana. Una città da interpretare attraverso un’esperienza sensoriale, nell’abbraccio con i suoi monumenti che custodiscono tesori affascinanti, per flâneur ossia per chi cammina a passo lento per le stradine cittadine, raccogliendo emozioni nell’osservare il paesaggio, le persone e tutto quanto gli ruota attorno e attrae il suo interesse. E in questo vagare dello sguardo, ecco apparire uno dei luoghi simboli della città: il Duomo, interamente ricostruito dopo il terremoto del 1908. La sua struttura racchiude due importanti opere di meccaniche di alta precisione: la meridiana e il campanile. La grande meridiana fu costruita da Antonio Maria Jaci sul pavimento della cattedrale di Messina nel 1802, segnalante con assoluta precisione mesi e giorni, ore e minuti, segni zodiacali, movimenti solari, solstizi ed equinozi, il tutto intagliato in marmi policromi. Il campanile alto 60 metri, con l’orologio astronomico è un vero gioiello meccanico, commissionato dall’Arcivescovo Angelo Paino alla ditta Ungerer di Strasburgo nel 1933, il cui sistema è considerato il più grande ed il più complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo.
Ad ospitare la manifestazione il Palazzo della Cultura, noto come Palacultura “Antonello da Messina”, centro polifunzionale inaugurato al pubblico il 12 febbraio 2010, ed intitolato ad uno dei protagonisti indiscussi del Rinascimento italiano, il pittore Antonello da Messina. L’edificio dall’inconfondibile colore rosa salmone, riducibile ad una piramide a base quadrangolare tronca e rovesciata, oltre ad essere sede della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Messina, della biblioteca civica Tommaso Cannizzaro”, dispone al suo interno di diversi spazi destinati a sale espositive e congressuali, nonché di un auditorium all’aperto, di un teatro con 4 platee e 850 posti. L’evento inaugurale di apertura, organizzato dalla coordinatrice regionale ENAC Sabina Scaravaggi, è avvenuto alla presenza del Sindaco di Messina Federico Basile, del Presidente ENAC Maurizio Abbate, dell’Art Director, critico e curatore d’arte della Galleria Purificato.Zero Giuseppe Purificato (figlio del noto artista Domenico Purificato), della storica dell’arte e curatrice della rassegna Dott.ssa Silvia Filippi. Numerosi anche gli artisti in esposizione presenti per l’occasione, i quali hanno potuto illustrare le loro opere e confrontarsi con il pubblico, dando vita ad uno scambio proficuo ed intenso. Ospite d’onore l’artista Alex Caminiti con il Collettivo d’Arte Indipendente G.a.s. Un ringraziamento particolare alla Dott.ssa Laura Tringali dell’I.I.S. Antonello per il sostegno nella realizzazione dell’iniziativa e la partecipazione.